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Quali sono i requisti per diventare Docente?
Titolo di Studio
Per accedere alla professione di insegnante è necessario essere in possesso, di norma, di una laurea (vecchio ordinamento ovvero specialistica/magistrale). Solo per alcuni insegnamenti è sufficiente il possesso di uno specifico diploma (docenti di scuola dell’infanzia e primaria, educatori nei convitti/educandati ed Insegnanti Tecnico Pratici). Per l’insegnamento di sostegno agli alunni diversamente abili servono i medesimi titoli di accesso e, inoltre viene riconosciuta una priorità per coloro che sono anche in possesso della specializzazione.
24 CFU
In aggiunta alla laurea nella scuola secondaria è previsto un ulteriore requisito: il possesso di 24 CFU nelle discipline antropo-psico-pedagogiche e metodologie e tecnologie didattiche.
A partire dal 2020 i 24 CFU servono a chi si vuole iscrivere per la prima volta nelle graduatorie d’istituto e nelle Graduatorie provinciali per le supplenze (GPS). Lo stesso requisito è richiesto anche per partecipare al concorso ordinario.
Come si può essere assunti nella scuola statale
I docenti precari, e i laureati in possesso del titolo di studio richiesto possono chiedere di essere inclusi nelle graduatorie provinciali e di Istituto per le supplenze (GPS).
A coloro che si iscriveranno per la prima volta nelle graduatorie è richiesto oltre al titolo di studio che dà accesso alla classe di concorso anche il possesso dei 24 CFU. Le graduatorie provinciali saranno utilizzate per attribuire supplenze annuali e al 30 giugno, le graduatorie d’istituto per le supplenze brevi in sostituzione dei docenti assenti.
L’ultimo aggiornamento delle GPS e delle corrispondenti graduatorie di istituto è avvenuto nel 2022. La prossima integrazione/aggiornamento è previsto per il 2024.
Le assunzioni a tempo indeterminato avvengono per il 50% dalle graduatorie ad esaurimento (riservate a personale abilitato, ma attualmente chiuse a nuovi inserimenti) e per il restante 50% attraverso i concorsi.
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Come aumentare le probabilità di diventare Docente
Certificazioni linguistiche
La conoscenza almeno intermedia di una lingua europea, in particolare l’inglese, è ormai requisito indispensabile per lo studio e per il lavoro.
Il possesso di una certificazione linguistica in particolare è richiesto anche a docenti e aspiranti docenti, e il possesso del titolo viene riconosciuto come punteggio nelle Graduatorie Provinciali (GPS).
Il punteggio attribuito per ciascuna certificazione posseduta è differente per ogni livello, nel dettaglio:
- B2: 3 punti;
- C1: 4 punti;
- C2: 6 punti;
Corso di Perfezionamento CLIL
Il CLIL, acronimo di Content and Language Integrated Learning, è un approccio all’insegnamento differente rispetto alle metodologie classiche.
L’obiettivo del CLIL è favorire allo stesso tempo sia i contenuti disciplinari sia l’apprendimento della lingua straniera.
Nello specifico nelle GPS vengono attribuiti 3 punti se il corso è legato ad una certificazione linguistica di livello almeno B2, che vale 3 punti.
- B2 (3 punti) + CLIL (3 punti): 6 punti;
- C1 (4 punti) + CLIL (3 punti): 7 punti;
- C2 (6 punti) + CLIL (3 punti): 9 punti.
Certificazioni Informatiche
I punti attribuiti alle certificazioni informatiche nelle graduatorie GPS sono 0.5 punti per ciascuna certificazione.
Si possono presentare massimo 4 titoli per un totale di 2 punti complessivi.
Tra le certificazioni informatiche ricordiamo:
- LIM, la certificazione sull’uso didattico della Lavagna Interattiva Multimediale, che permetterà al docente di avere il pieno controllo sul dispositivo;
- Tablet, Il corso per la certificazione sull’uso didattico dei Tablet, che consentirà al docente di avere piena padronanza dello strumento, soprattutto per fini didattici;
- Coding, la certificazione che nasce con l’intento di favorire e potenziare l’innovazione didattica e comunicazionale attraverso l’uso delle tecnologie informatiche.
- Strumenti Informatici Innovativi, il corso approfondisce le funzionalità ed i programmi inclusi nella G-Suite google.
- Il corso Pekit Expert online, con certificazione riconosciuta dal M.I.U.R. e valida per accertare le competenze nell’utilizzo del PC e del Web.
- La certificazione EIPASS 7 Moduli User attesta in modo oggettivo il possesso delle competenze intermedie nell’utilizzo degli strumenti dell’ICT.
Corsi di Perfezionamento e Master Universitari
I Corsi di perfezionamento rappresentano un percorso di approfondimento accademico e di aggiornamento disciplinare specifico.
I Corsi di perfezionamento sono attivati tramite Decreto del Rettore che disciplina i requisiti di ammissione, le modalità di svolgimento del Corso e la durata per rispondere sia ad un momento di personalizzazione del proprio corso di studi sia alle esigenze di coloro che già operano nel mondo della produzione e dei servizi.
- Corso di Perfezionamento: 1 punto;
Il Master è un Corso di studio post-laurea o post-laurea specialistica a carattere di perfezionamento scientifico e di alta formazione permanente e ricorrente, pensato per studenti ma anche per professionisti che sentano la necessità di riqualificarsi.
I Master servono a sviluppare e ampliare conoscenze precedentemente acquisite, e a tradurle in competenze professionali, ma possono anche servire per approfondire e potenziare capacità professionali sviluppate nel corso di esperienze lavorative: vi possono, dunque, accedere anche coloro che, purché laureati, siano già inseriti in contesti di lavoro.
- Master da 60 CFU: 1 punto;
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Quali sono i Vantaggi nel diventare Docente
Il bello di essere Docente
Diventare un insegnante di ruolo significa assicurarsi un posto di lavoro per tutta la vita, il che porta ad altri innumerevoli vantaggi.
Il principale vantaggio di essere un insegnante è quello di poter fare la differenza nella vita degli studenti.
Anche la giornata più difficile nella vita da insegnante, potrà fornire delle esperienze positive.
Insegnare permette di formare la coscienza e la cultura dei giovani, non soltanto di trasmettere le nozioni legate al programma scolastico. Bensì significa crescere le nuove generazioni trasmettendo loro anche tipi di insegnamenti relativi all’educazione civica, alla convivenza con gli altri e approfondire tematiche di attualità o politica.
Essere un’insegnante obbliga la persona a mettersi continuamente in gioco, a confrontarsi con opinioni e visioni diverse, specialmente dei più giovani. Quindi l’insegnamento stesso è una fonte di arricchimento umano e sociale.
Gli insegnanti collaborano quotidianamente con i loro studenti, ma c’è anche una grande collaborazione professionale tra le mura scolastiche.
La professione di insegnante è quella che in particolar modo permette di continuare a studiare. Fra corsi di aggiornamento e preparazione delle lezioni, ogni giorno garantisce nuove scoperte e nuovi apprendimenti. Grazie alla creatività e alla giusta prospettiva, il lavoro non diventerà mai noioso: ogni classe è diversa e può offrire una nuova esperienza.
Ci sono sempre nuovi metodi per imparare e provare, nuove tecnologie da integrare nell’azione didattica e maggiori informazioni per conoscere le materie. Sono prontamente disponibili opportunità di sviluppo professionale e maggiore istruzione. L’apprendimento non si ferma mai nel campo dell’educazione.
Continuando a stare a contatto con i ragazzi si impara a guardare il mondo da una prospettiva diversa, attraverso il loro punto di vista.
Inoltre, un docente contribuisce alla formazione di nuove generazioni, permette di istruire e formare nei giovani una coscienza civica migliore di chi li ha preceduti. Quindi gli insegnanti hanno il potere di cambiare e migliorare il mondo attraverso le nuove generazioni. L’insegnante educa a guardare le cose da una nuova prospettiva, ad andare oltre l’apparenza e a trovare una soluzione là dove nessuno era mai riuscito.
Non è da sottovalutare nemmeno il rapporto che si crea con gli studenti. Osservare e cercare di capire il comportamento può essere molto interessante: ogni allievo è unico, ogni gruppo di studenti è differente. Così ogni rapporto interpersonale che si crea nelle classi è diverso. Rendere i propri studenti la massima priorità per la maggior parte dei mesi dell’anno porta a stringere forti legami con loro, che possono durare anche una vita. I buoni insegnanti incoraggiano i loro studenti e li costruiscono mentre imparano e raggiungono il successo insieme.
Insegnare rimane una missione, ma non bisogna mai dimenticare che quello del docente è comunque un lavoro a tutti gli effetti, con il vantaggio che permette di essere a contatto con le proprie passioni. Grazie al posto di docente, si avrà modo di passare gran parte del tempo con materie oggetto di interesse personale. Incoraggiare gli altri a condividere un interesse può essere molto gratificante come attività.
Vantaggi “materialistici” di un docente
C’è un motivo se il posto di insegnante è anche uno dei ruoli più ambiti al giorno d’oggi.
Si tratta pur sempre di un posto pubblico, con uno stipendio mensile fisso, meno ore lavorative rispetto a tante altre posizioni (un insegnante lavora circa 18 ore a settimana, ovviamente senza contare il tempo da dedicare alle riunioni e ai consigli e il lavoro che fa anche fuori dall’orario scolastico, per preparare le lezioni e fare le verifiche), paga oraria più alta (circa il 6% in più rispetto alla media italiana) e anche lunghi periodi di ferie, cosa che non è per nulla scontata.
Lo stipendio di un insegnante di scuola superiore ancora all’inizio di carriera si aggira intorno ai 1.350 euro. Sale sui 1.500 euro per insegnanti di scuole statali che hanno tra 10 e 15 anni di anzianità, per poi aumentare progressivamente fino ai 1.960 euro circa di fine carriera.
Un docente può godersi, oltre a tutte le cosiddette “feste comandate“, anche delle pause più lunghe per Natale e Pasqua e ancora avere tutto per sé quasi l’intero periodo estivo. Essere docente vuol dire, inoltre, avere la possibilità di programmare gran parte del tempo personale. Per soli nove mesi all’anno si dovrà prestare servizio in aula e, anche se bisognerà svolgere del lavoro fuori da scuola, c’è la possibilità di pianificare in anticipo gran parte degli impegni personali.
I docenti e il personale scolastico fanno parte della categoria dei dipendenti statali, coloro i quali sono impiegati nelle amministrazioni statali centrali o periferiche. Essere impiegati nel ramo statale non è soltanto vantaggioso per il contratto a tempo indeterminato, ma anche per una serie di agevolazioni a cui possono accedere questi lavoratori. Gli impiegati statali possono, ad esempio accedere a numerose borse di studio erogate dall’INPS. Mentre per le persone non autosufficienti è prevista la possibilità di ricevere un’assistenza domiciliare.
I docenti statali possono, inoltre, accedere anche ad una particolare categoria di finanziamenti detti cessione del quinto dello stipendio. Si tratta di finanziamenti la cui rata massima applicabile non può essere superiore ad un quinto dello stipendio netto mensile. Tale rata viene trattenuta direttamente dalla busta paga e versata all’ente creditore dal datore di lavoro.
Per poter ottenere questi finanziamenti non sono necessarie particolari garanzie patrimoniali o reddituali, quindi l’accesso al credito è molto più facile.
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